I reni filtrano le sostanze di scarto, il sodio e l'acqua in
eccesso nel sangue. Sono gli organi che regolano l'equilibrio di acqua e
minerali nell'organismo, riassorbendo le sostanze utili e espellendo il resto
con l'urina. Le malattie renali possono compromettere la capacità dei reni di
compiere la loro funzione depuratrice, provocando un accumulo di scorie nel sangue.
Possibili conseguenze sono pressione alta, anemia (diminuzione dell'emoglobina,
proteina responsabile dell'ossigenazione cellulare), indebolimento delle ossa,
danni al sistema nervoso e un aumentato rischio cardiovascolare.
Inoltre, sono sempre i reni a convertire la vitamina D in
forma attiva, fondamentale per le ossa. Infine, certi farmaci vengono
trasformati (metabolizzati) nei reni, anche se il metabolismo dei farmaci è
prevalentemente svolto dal fegato.
Gli elementi costitutivi dei reni si chiamano nefroni; una
parte del nefrone, chiamata glomerulo,
svolge la funzione di filtro del sangue, scartando le scorie e restituendo
all'organismo gli elementi necessari alla salute. Se i glomeruli sono
infiammati (e questa può essere una diretta conseguenza dell'HIV), non riescono
più a filtrare efficacemente il sangue e lasciano passare con l’urina anche le molecole utili per l'organismo, in
primis le proteine. Poiché una delle funzioni fondamentali delle proteine è
quella di attirare i liquidi dai tessuti al sangue, la perdita di proteine
attraverso l'urina è spesso causa di gonfiori (edemi) localizzati nelle
caviglie, nell'addome e nel volto.
Quando sei più a rischio…
Ci sono fattori di rischio su cui non si può intervenire,
come:
- l'età: andando avanti con gli anni, il rischio aumenta;
- l'origine etnica: le persone di origine africana sono più a rischio;
- la predisposizione familiare.
Ma ci sono fattori di rischio su cui si può relativamente
intervenire:
- ipertensione
- diabete ed elevata glicemia nel sangue
- patologia cardiovascolare
- utilizzo di farmaci nefrotossici (es: antinfiammatori o antidolorifici, ma anche alcuni antiretrovirali)
- eccessivo consumo di sale (aumenta la ritenzione idrica e ha effetti sulla pressione)
- scarso consumo di acqua
Altri fattori di rischio sono strettamente legati alla
gestione dell’HIV o alla presenza di altre co-infezioni:
- pregressa infezione opportunistica
- basso nadir di CD4+
- alti livelli di HIV-RNA (carica virale)
- l'HIV può essere causa diretta di malattia renale (nefropatia HIV associata);
- co-infezione epatica
Cosa puoi tenere sotto
controllo…
URINE
Basta un esame delle urine per avere una diagnosi
tempestiva. Consiste nell'analisi di un campione di urina per verificare
l'eventuale presenza di glucosio, sangue, proteine, corpi chetonici, bilirubina
e leucociti. Sono tutte sostanze che normalmente non si dovrebbero trovare
nelle urine: se riscontrate, dunque, si possono eseguire altri test per
accertare la natura del problema.
SANGUE
Due valori da misurare nel sangue sono la creatinina
(un'alta concentrazione di creatinina è indice di ridotta funzionalità renale)
e il fosforo (anche elevati livelli di fosforo sono indice di ridotta
funzionalità renale).
Il rapporto albumina/creatinina potrebbe svelare una
malattia renale. E’ bene fare una visita nefrologica in presenza di un rapporto
proteine/creatinina (mP/Cr) inferiore a 0,3 mg/mg.
VELOCITA’ DI FILTRAZIONE GLOMERULARE (eGFR)
La funzione
filtrante dei glomeruli renali potrebbe essere alterata in presenza di diverse
malattie renali. In condizioni normali la velocità di filtrazione glomerulare è
di circa 125 ml al minuto nel maschio e di circa 110 ml al minuto nella
femmina.
Occorre
intensificare la frequenza dei controlli (3/4 mesi) in caso di eGFR inferiore a
70 ml minuto, e attivarsi quando la eGFR stimata è inferiore ai 60 ml al
minuto.
Cosa puoi fare…
- Data la stretta connessione tra danno renale e danno cardiaco, gli interventi di prevenzione cardiovascolare, con particolare riferimento alla malattia ipertensiva, appaiono efficaci anche per la prevenzione delle malattie del rene.
- Bere molta acqua.
- È importante evitare o ridurre l'assunzione di farmaci potenzialmente dannosi per i reni (nefrotossici).
- Si possono anche seguire dei trattamenti per l'abbassamento della glicemia (in caso di diabete) e della pressione alta (in caso di ipertensione).
- Fondamentale per la gestione della malattia è inoltre seguire una dieta controllata.
- Nei pazienti che usano tenofovir associato ad inibitori della proteasi con booster (atazanavir/lopinavir), si può valutare col medico uno switch terapeutico nel caso di un FVG inferiore ai 60 ml al minuto.