Fegato

Il fegato è un organo che svolge svariate funzioni: smaltisce i farmaci e l’alcol ed espelle i prodotti di scarto dell’organismo, estrae e immagazzina le sostanze nutritive del cibo ingerito, è coinvolto nella digestione con la produzione di bile ed enzimi e produce delle proteine che servono al sistema immunitario per combattere le infezioni.

I problemi epatici (al fegato) hanno un decorso lento, spesso lungo diversi anni. Nelle persone che vivono con HIV e che hanno anche co-infezioni da epatite B o C, la progressione può essere invece più rapida, anche se i sintomi tendono a comparire in stadio avanzato. In alcuni casi, quando ci si infetta con il virus HBV (epatite B), il virus potrebbe essere eliminato spontaneamente dal corpo senza l’aiuto dei farmaci: nelle persone che vivono con HIV, purtroppo però, questo avviene con meno probabilità, mentre l’infezione tenda a cronicizzarsi.

Altro impatto specifico di cui tener conto nelle persone che vivono con HIV è relativo ai farmaci antiretrovirali, che possono alterare i valori degli enzimi epatici o avere ripercussioni nocive sul fegato (detta “epatotossicità farmaco-indotta”).


Un fegato sano è di fondamentale importanza per mantenere l’organismo in buona salute, proteggere il sistema immunitario e dare migliori possibilità di successo al trattamento HIV.


Quando sei più a rischio…

I fattori di rischio per i problemi al fegato sono tendenzialmente di origine indotta:

  • l’assunzione di farmaci da prescrizione (epatotossicità farmaco-indotta), inclusi i farmaci antiretrovirali;
  • l’assunzione di farmaci da banco;
  • il frequente ricorso ad antibiotici;
  • il consumo eccessivo di alcuni integratori alimentari (ad es. la Kava Kava)
  • un alto dosaggio di vitamina A;
  • la presenza di infezioni opportunistiche AIDS-correlate (es. tubercolosi, citomegalovirus/CMV e criptosporidiosi);
  • la co-infezione con epatiti (A, B, C, D ed E);
  • l’obesità o un forte consumo di alcool possono causare l’epatosteatosi – detta anche fegato grasso perché il grasso epatico supera il 5% dell’intero organo. In base sostanzialmente alle cause che l’hanno provocata, la steatosi epatica viene definita alcolica o non alcolica (NASH).
  • Il danno tossico da alcool si esprime per un introito maggiore di 30 grammi al giorno nel maschio e 20 grammi nella femmina. Mezzo litro di vino: 50 grammi. Mezzo litro di birra: 20 grammi.Un digestivo e un grappino: 20 grammi.
  • l’uso di droghe ricreative.

Cosa puoi tenere sotto controllo…

LA FUNZIONALITA’ E LO STATO DEL FEGATO

Per stabilire se il sangue ha subito danni si misura solitamente la concentrazione di enzimi e sostanze epatiche nel sangue. Una loro presenza elevata potrebbe indicare che il fegato è danneggiato. I valori normali delle varie sostanze sono tendenzialmente:

  • ALT: 10-40 U/L (uomini) e 5-35 U/L (donne);
  • AST: 10-40 U/L (uomini) e 5-30 U/L (donne);
  • Fosfatasi alcalina: 50-190 U/L (adulti);
  • GGT: 6-28 U/L (uomini) e 4-18U/L (donne);
  • Birilubina totale: 0,2-1 mg/dl; birilubina indiretta: 0,2-0,8 mg/dl; birilubina diretta: 0-0,2 mg/dl.












FORMA, VOLUME E TESSUTI DEL FEGATO

Altra possibilità è di fare indagini dirette sulla forma, il volume, o i tessuti del fegato stesso.






Cosa puoi fare…

  • Se ci sono stati rapporti a rischio, conviene richiedere un esame per le epatiti.
  • In presenza di epatite, si può procedere con la somministrazione di farmaci adeguati
  • Se non c’è epatite A e B, si può chiedere di essere vaccinati se non lo si è già, o se non si è già “passata”. Per le persone sieropositive la vaccinazione è gratuita. Ricorda comunque che gli effetti di una vaccinazione potrebbero sparire nel tempo: un test ogni tanto potrebbe aiutare a capire se ci sono ancora gli anticorpi o no.
  • In caso di epatotossicità farmaco-indotta, potrebbe essere necessario modificare la terapia antiretrovirale.
  • E’ sempre utile modificare quelle abitudini dello stile di vita che possono affaticare o appesantire il fegato: 
o  seguire una dieta che riduca l’assunzione di grassi e assicuri un’adeguata assunzione di frutta e verdura;
o    ridurre se non eliminare l’alcol e il fumo;
o  intraprendere una moderata e costante attività fisica – almeno 20 minuti di movimento, tre volte la settimana.